Alberto Mungai
nasce a Roma nel 1960; a diciassette anni, nauseato dalle ipocrisie
e dalle insulse proposte del mondo, entra in crisi e si chiede
se la vita sia tutta lì, oppure esista qualcosa di più profondo.
Cerca la felicità, quella felicità che né le amicizie, né gli
affetti, e nemmeno la religione sono stati in grado di dargli.
Racconta: «Era un giorno di febbraio del 1978;
presi una Bibbia cominciai a leggerla: era la Parola di Dio,
non ne avevo alcun dubbio, quindi Dio mi doveva e mi poteva
parlare. E Lui lo fece. Ma non come me lo aspettavo io. La diagnosi
prima della cura fu molto dura: tu sei un peccatore, tu sei
perduto. La mia disperazione crebbe: come togliere l'angoscioso
peso del mio peccato?» In suo soccorso venne suo fratello Valerio,
convertito da poco, che lo invitò a una riunione. «Quella sera
- 2 aprile 1978 - Dio mi parlò direttamente - continua -, Gesù
mi salvò e lo Spirito Santo mi rigenerò. Allagai di lacrime
il mio banco, sentendo l'improvvisa ed istantanea presenza del
Signore, ed il perdono che Lui mi assicurava - era cosa fatta,
era stato tutto compiuto tanto tempo prima, su una croce...
La cura fu dolce rispetto alla diagnosi».
Anche la sua vena musicale passa al servizio
del Signore: il responsabile di Radioevangelo di Roma scopre
il suo talento compositivo e gli propone di incidere alcuni
brani. Uno di questi, "Giorno di festa", entra subito
stabilmente nell'innario del gruppo giovanile di Roma. è solo
l'inizio.
Oggi, oltre a suonare e comporre, Alberto Mungai
è responsabile della comunità evangelica ADI di Roma Olgiata,
si occupa della scuola domenicale e collabora all'organizzazione
dei turni dedicati agli adolescenti presso i centri estivi delle
ADI.
PJ
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